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I Concerti del Meeting                          

ORCHESTRA DEL MEETING

Direttore: M° Mario Zanette

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348.5258625
 

 

SABATO 12 SETTEMBRE 2020, ore 20.45

Teatro Zancanaro, Sacile (PN)

 

 
 
 
PROGRAMMA
 
 
 
Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Sinfonia n. 5 in do minore op. 67
per orchestra e gruppo rock
(Arrangiamento di Valter Poles)
 
Allegro con brio
Andante con moto
Allegro
Allegro - Presto
 
 
 
 
Luca Rizzo (1995)
Fanjingshan
 
Brano vincitore del 5th International Composition Prize SEM 2020
  
 
Due prime esecuzioni assolute per il Concerto dell'Orchestra del XXIV FVG International Music Meeting.
La prima parte del concerto vedrà l'esecuzione della Sinfonia n.5 di L.v.Beethoven arrangiata dal compositore sacilese Valter Poles per orchestra e gruppo rock. Una contaminazione di stili che risponde al titolo dell'edizione 2020 del Meeting "Ricreare: bordi, confini e forme", un tema che rimanda all’esigenza di superare i perimetri esistenti (geografici, storici, culturali, sociali e disciplinari) per promuovere un nuovo modo di musica attraverso la contaminazione di forme e culture, a favore della fluidità dei generi, sottolineando l’evoluzione, attraverso la nostra storia, verso un nuovo futuro.
Ed ecco quindi lo stretto dialogo fra l'orchestra classica ed il gruppo rock in uno dei capolavori della musica classica, nell'anno del 250° anniversario della nascita del compositore tedesco, «La colonna sonora di un destino implacabile» con il ritmico e lapidario inciso d'apertura che l'orchestra disegna subito in modo netto e perentorio: «il destino che bussa alla porta» come tradizione degna di fede vuole che Beethoven abbia descritto l'attacco della Sinfonia.
La seconda parte vede l'esecuzione del brano «Fanjingshan» del giovanissimo compositore palermitano Luca Rizzo decretato vincitore del 5th International Composition Prize SEM 2020 dalla giuria internazionale presieduta dal M° Daniele Zanettovich e formata dai compositori Gilberto Bosco (Italia), Dimitri Cervo (Brasile), Ferrer Ferràn (Spagna) e Donald Sosin (USA). Un'opera ben scritta ed orchestrata che sa emozionare grazie all'ottimo controllo della tensione e al preciso movimento armonico: un brano che ha contrasto, colori, forma e musicalità. Un compositore che ha le idee chiare e sa esprimerle senza essere scontato e prevedibile o cadere negli stereotipi.
 
 
 
NOTE DI SALA
 
Sinfonia n. 5 in do minore op. 67
Vi si legge la reazione di un'umanità in perenne lotta contro il proprio drammatico destino, un destino senza volto, cieco, spesso implacabile, contro il quale l'uomo combatte in nome della ragione. Ed è solo grazie a questo atto di ribellione che il mondo giunge a trionfare sulle forze delle tenebre, sui pregiudizi e sulla superstizione.Così nella Sinfonia emergono gli opposti in lotta: contrasti violenti si susseguono a momenti più mitigati e lirici, passi ritmici tensivi si alternano a più morbidi accenti, la concitazione melodica si confronta con linee tematiche più tenui ed addolcite nel loro profilo. Il primo tempo è forse la più perfetta applicazione della valenza tragica della tonalità di do minore, e della dialettica beethoveniana, basata sul contrasto di due idee, una veemente e una implorante; ma questa perfezione è dovuta innanzitutto alla configurazione icastica del tema - i celebri "tre più uno" colpi iniziali, esposti all'unisono - poi a una tecnica di elaborazione che fa percepire ogni dettaglio come logicamente consequenziale, necessario e imprescindibile; la seconda idea è solo un diversivo, nel fitto reticolato dell'elaborazione, che viene tuttavia interrotta da improvvisi silenzi e singole voci strumentali, dalla valenza angosciante ed interrogativa.In questo contesto l'Andante con moto, in la bemolle maggiore, non ha la semplice funzione di stemperare la tensione, ma piuttosto di mantenerla sempre sottesa; per questo il tema dei violoncelli che costituisce la tranquilla idea portante del movimento, cede più volte il passo ad una improvvisa accensione degli ottoni, che preannuncia l'esito di tanti conflitti.Con lo Scherzo si torna non solo alla tonalità minore iniziale, ma anche al medesimo inciso tematico, solo variato ritmicamente; è questo il movimento chiave per donare coerenza alla Sinfonia. Da una parte, infatti, il "motto" iniziale acquista, nella riproposizione, una valenza fatalistica (ma non bisogna dimenticare lo studio sul timbro, come il sibilo dei contrabbassi all'inizio, o il Trio contrastante, con entrate fugate); dall'altra parte il movimento sembra spegnersi nel nulla, con il "motto" sussurrato dai timpani, e sfocia invece in un episodio di transizione, tanto breve quanto decisivo, che congiunge direttamente i due ultimi tempi, attraverso un calibratissimo ed entusiasmante crescendo. Si approda dunque, col Finale, alla risoluzione di tutti i conflitti esposti, con una trionfale fanfara che è in realtà la conversione ottimistica dell'idea iniziale; non a caso, nella mirabile costruzione in forma sonata di questo finale, il secondo tema non è più, come nel primo tempo, in opposizione al primo, ma piuttosto complementare ad esso. L'unico momento di interruzione di questo entusiasmo consiste nella riapparizione di un frammento dello Scherzo, come ricordo delle ombre e delle sofferenze da cui sono venute le conquiste finali. Ma per sottolineare ancora la sapienza costruttiva di questo movimento, converrà riferirsi alla riesposizione, che ripropone il crescendo della transizione ma in forma abbreviata, per evitare la debolezza di una replica testuale, e ricordare l'energia propulsiva dei tantissimi accordi iterati delle ultime battute, sui quali grava il peso liberatorio non solo del movimento ma di tutta l'arcata evolutiva del capolavoro sinfonico.Un'opera in cui emerge il principale e più impressionante fattore di novità, ovvero il fatto che i quattro movimenti che si succedono non si limitano ad essere fra loro coerenti rispetto a una idea di base, ma realizzano un vero e proprio percorso interno, che traduce in suoni un progetto ideale ed emotivo: quello della progressiva transizione da una situazione di tensione e di conflitto a un'affermazione conclusiva in cui i conflitti vengono trionfalmente superati. Che questo percorso interno si configuri come la proiezione in musica dell'etica kantiana, è stato autorevolmente e convincentemente sostenuto; che rifletta inoltre vicende autobiografiche è probabile. Magistrale è comunque la realizzazione strettamente musicale.

Fanjingshan
C’è un luogo disperso nel sud-ovest della Cina che solo a guardarlo fa venire i brividi. Non dalla paura ma dall’emozione. Un luogo magico dall’aura misteriosa, sospeso tra il verde della foresta e il bianco delle nuvole. È il Fanjingshan, o riserva naturale del monte Fanjing, nella provicina Guizhou, il più alto della catena montuosa Wuling, con i suoi 2.572 metri di altezza. L’area più particolare di tutto il monte è la Nuova Cima dorata, “Red Clouds Golden Summit“, a 2336 metri sopra al livello del mare, che ospita sulla sommità il Tempio di Buddha e il Tempio Maitreya, collegati da un ponte di pietra. I due templi si raggiungono attraverso una lunga scalinata composta da quasi 9000 scalini, un viaggio durissimo ma anche incredibile, ricompensato da un panorama mozzafiato, sospeso tra le nuvole. Si può proprio dire che siano due templi alle porte del cielo.
Il brano vincitore del 5th International Composition Prize SEM 2020 si ispira proprio a questo luogo descrivendone attraverso i suoni tutta la magia.

 

PRENOTAZIONI 
In ottemperanza a quanto previsto dai protocolli di sicurezza anticontagio da Covid-19, è obbligatoria la prenotazione:
- telefonando o inviando un messaggio al numero: 348.5258625
- inviando una mail all'indirizzo di posta elettronica dedicato: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
In risposta, sarà indicata la modalità di ritiro dei biglietti, che sono comunque gratuiti, e che dovrà avvenire nella sede dell'Associazione Ensemble Serenissima in Viale Zancanaro, interno della corte di Palazzo Ragazzoni, prima porta a destra, primo piano, stanza n.19, (locale accessibile anche da Viale Zancanaro,10 - Ingresso Centro Giovani Zanca) nei seguenti orari:
- da lunedì 7 a venerdì 11 settembre: 10.00-12.00 e 16.00-19.30
- sabato 12 settembre: 10.00-12.00 e 15.00-20.00
 
Ricordiamo che sarà obbligo sottoporsi alla misurazione della temperatura, all'igienizzazione delle mani all'accesso in teatro ed indossare la mascherina di protezione delle vie respiratorie per tutta la durata dell'evento.
 
GRAZIE PER COLLABORARE CON NOI CON PAZIENZA AL RISPETTO DELLE NORME ANTI COVID.