DOMENICA 18 GIUGNO 2017, ore 16.30
San Gregorio, Via Garibaldi - Sacile (PN)
INGRESSO LIBERO
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LE ARIE D'OPERA
Lezione concerto del XXI FVG Internazional Music Meeting
a cura dei Corsi di Alto Perfezionamento Musicale
dell'Accademia Musicale di Sacile
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con: NICOLETTA CAINE, STEFANIA CERUTTI,
FEDERICA FRASSON, VALERIA FRASSON,
MARINA MILLER
al pianoforte: M° Francesco Zorzini
e la partecipazione della soprano M^ Francesca Scaini
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VENERDI' 16 GIUGNO 2017, ore 20.45
Ex Chiesa di San Gregorio, Via Garibaldi - Sacile (PN)
INGRESSO LIBERO
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SIRENE, ONDINE, LORELEY
E LE ALTRE DONNE DELL'ACQUA |
SELENA COLOMBERA, soprano
RUGGERO SPAGNOL, pianoforte con la partecipazione straordinaria della giornalista,
lettrice ed autrice MARIA BALLIANA
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NOTE DI SALA |
SELENA COLOMBERA, soprano Si è diplomata in canto nel 2012, presso il conservatorio B.Marcello di Venezia e nel 2015 ha conseguito con lode il diploma di secondo livello in Musica Vocale da Camera presso il conservatorio A.Pedrollo di Vicenza con una tesi-concerto sulle Sirene e le altre donne ibride nella musica vocale da camera. Attualmente è iscritta al master biennale di II livello in Repertorio vocale da camera italiana fra Otto e Novecento presso il conservatorio G.Verdi di Milano. In coppia con il pianista Didzis Kalnins è risultata vincitrice del Primo premio al Concorso Abbado 2015 per la sezione Musica Vocale da Camera. In teatro ha debuttato nel ruolo di Paoluccia nell’opera La Cecchina o la buona figliola di N.Piccinni, è stata Mariuccia, ne I due timidi di N.Rota e la Vecchia Madre ne Le sette canzoni di G.F.Malipiero, Curra ne La forza del destino, la Dama nel Macbeth e Ines ne Il trovatore di G.Verdi, il Ministro ne Il vestito nuovo dell’imperatore di P.Furlani, Silvia nell’opera di Mascagni Zanetto, Susanna ne Il segreto di Susanna di E.Wolf-Ferrari e Pamina ne Il flauto Magico di Mozart. Non vincolata ad un unico genere, ha avuto modo di eseguire repertorio liederistico (J.Brahms, F.Schubert, R.Schumann), repertorio italiano (R.Leoncavallo, Ottorino ed Elsa Respighi, G.Sgambati, P.A.Tirindelli, F.P.Tosti), repertorio europeo ed mondiale (L.Bernstein, B.Britten, M.De Falla, G.Fauré, A.Ginastera, M.Ravel, D.Šostakovič, P.I.Tchaikovsky), per formazioni cameristiche e orchestrali, dedicandosi anche al repertorio sacro. Interessata alla sperimentazione e alla musica moderna e contemporanea, ha eseguito musiche di repertorio quali L.Berio, L.Nono, G.Petrassi e di compositori viventi quali M.Lenzi, C.Pasquotti, A.Costantini, R.Spinosa, N.Evangelisti, F.Zorzini, E.Marcuzzo, G.Sparano, A.Zambon. E’ inoltre laureata con il massimo dei voti e la lode in Beni Culturali presso l’università Ca’ Foscari di Venezia con una tesi sui gioielli nell’opera lirica. Attualmente è insegnate di canto lirico presso l’Accademia Musicale di Sacile.
Inizia giovanissimo lo studio del pianoforte presso l’Associazione Musicale Vincenzo Ruffo di Sacile e nell’anno 2010, sotto la guida del M° Dewis Antonel, consegue brillantemente da privatista il diploma di strumento presso il Conservatorio Statale di Musica Jacopo Tomadini di Udine. Ha partecipato a masterclass tenute dal M° Siavush Gadjiev e dalla Prof.ssa Christine Meyr presso il Conservatorio di Venezia e a numerosi corsi di perfezionamento sotto la guida del M° Marian Mika presso il Masterclass internazionale Città di Latisana e i Corsi di Alto Perfezionamento in pianoforte di Monfalcone e Gressoney (AO). Collabora frequentemente con diversi strumentisti e cantanti lirici. È attivo anche in campo didattico, insegnando presso l’Associazione Musicale Vincenzo Ruffo di Sacile. Nell’ottobre 2016 consegue il titolo di dottore di ricerca presso la Scuola Superiore di Studi Storici di San Marino. |
DOMENICA 4 GIUGNO 2017, ore 18.00
Ex Chiesa di San Gregorio, Via Garibaldi - Sacile (PN)
INGRESSO LIBERO
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LA VOCE DEGLI ARCHI
Lezione concerto del XXI FVG Internazional Music Meeting
a cura dei Corsi di Alto Perfezionamento Musicale
dell'Accademia Musicale di Sacile
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violini: VALENTINA COSTANTINI,
ENRICA MATELLON, ANGELICA TESO,
GIULIA SCUDELLER
al pianoforte: prof.ssa Lisa Nodari
con la partecipazione del M° Davide Zaltron
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GIOVEDI' 1 GIUGNO 2017, ore 20.45
Ex Chiesa di San Gregorio, Via Garibaldi - Sacile (PN)
INGRESSO LIBERO
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MOVIE BRASS
un viaggio nella musica da film
in collaborazione con il Conservatorio "G.Tartini" di Trieste
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BRASS BAND
del Tartini di Trieste direttore: M° DAVID SHORT
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Il gruppo di Ottoni del Conservatorio di Musica G. Tartini di Trieste nasce nel 2009 , in collaborazione col Conservatorio di Musica di Sassari , sotto la guida esperta del Maestro David Short che si occupa,oltre che della preparazione, anche degli arrangiamenti. Dopo un periodo di collaborazione col Conservatorio di Sassari che è stato motivo di crescita per il confronto di diverse tradizioni culturali, il gruppo di ottoni ha proseguito autonomamente la sua attività guidato alternativamente dal Maestro David Short e dal Maestro Romolo Gessi. Ha al suo attivo numerosi concerti in tutto il Friuli Venezia Giulia, Slovenia, in diverse località della Sardegna e a Roma. Il repertorio spazia dalla musica barocca alla musica contemporanea, alla musica balcanica, e riserva una particolare attenzione alla musica da film. |
DAVID SHORT, direttore Nato nel 1951 a Cincinnati (USA), si è diplomato in tromba e composizione allIndiana University e ha continuato gli studi di composizione e musica barocca in Germania. Dal 1973 al 1994 ha ricoperto il ruolo di prima tromba nell´Orchestra Sinfonica della RAI di Roma, successivamente ha fatto parte dell´orchestra di musica leggera della RAI-TV. Come solista ha suonato con numerose orchestre e per diverse istituzioni nazionali e straniere. Nel 1985 ha eseguito la prima europea di "Sequenza X" per tromba sola di Luciano Berio e, nel 1985, la prima assoluta di "Short." Sempre per tromba sola, quest´ultimo pezzo fu dedicatogli da Franco Donatoni. Le stesse composizioni di Short, edite da Shawnee Press (USA), Billaudot (Francia), e in Italia da Ricordi, General Music e Santabarbara, sono state eseguite alla Carnegie Recital Hall di New York, al Teatro Reale di Tehran, al Teatro Carlo Felice di Genova, al Teatro Comunale e al Teatro Verdi di Firenze, alla RAI di Roma e di Napoli, e all´Accademia di Santa Cecilia di Roma. Inoltre, sono state trasmesse per radio in Canada, Stati Uniti, Inghilterra, Svezia, Finlandia, Spagna ed Italia. Da anni Short è protagonista, come compositore, arrangiatore, direttore e trombettista, nel campo della musica da camera per ottoni. Sia con il proprio quintetto, "The David Short Brass Ensemble," che con altre formazioni più grandi da lui dirette, offre al pubblico un repertorio originale ed eclettico il quale, con ironia e divertimento, spazia dal rinascimento al moderno. |
SABATO 20 MAGGIO 2017, ore 20.45
Ex Chiesa di San Gregorio, Via Garibaldi - Sacile (PN)
INGRESSO LIBERO
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LA FLAÛTE ENCHANTÉE, fra ‘800 e ‘900
Lezione concerto del XXI FVG International Music Meeting
a cura dei Corsi di Alto Perfezionamento Musicale
dell'Accademia Musicale di Sacile
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flauti: AGNESE BRUGNOTTO,
GIORGIA BELFANTI, LAURA MOSCONI, SILVIA DE VECCHI, ERIKA SIMONI,
SONIA DARTORA, FRANCESCO GALUPPI, FRANCESCA BARBISAN
al pianoforte: prof. Bruno Volpato
con la partecipazione del M° Nicola Giudetti
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DOMENICA 30 APRILE 2017, ore 18.00
Palazzo Ragazzoni - Sacile (PN)
INGRESSO LIBERO
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"FANTASIA E ROMANTICISMO"
Recital per pianoforte
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Alessandro Commellato, pianoforte
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PROGRAMMA
Ludwig van Beethoven (1770-1827)
32 Variazioni su tema originale in Do minore WoO 80
Franz Schubert (1797-1828)
Impromptu in Mi bemolle op.90 n.2 D 899
Frederic Chopin (1810-1849)
Ballata n.1 in Sol minore op.23
Robert Schumann (1810-1856)
Kreisleriana - 8 fantasie op.16
Äußerst bewegt (Estremamente animato)
Sehr innig und nicht zu rasch (Con grande intimo sentimento e non troppo vivace)
Sehr aufgeregt (Molto agitato)
Sehr langsam (Molto lento)
Sehr lebhaft (Molto vivo)
Sehr langsam (Molto lento)
Sehr rasch (Molto vivace)
Schnell und spielend (Presto, giocoso)
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ALESSANDRO COMMELLATO, pianoforte
Ha studiato a Milano con Carlo Vidusso e si è perfezionato con Pier Narciso Masi, Evgeny Malinin e Sergio Fiorentino. E' vincitore di concorsi nazionali e internazionali: Premio Rendano di Roma, Città di Stresa, Cidad de Oporto, Schubert di Dortmund. Si è esibito come solista con l'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, del Teatro la Fenice di Venezia, Filarmonica di Praga, Filarmonica Accademica di San Pietroburgo, Filarmonica di Omsk, Filarmonica di Odessa, Orchestra Nazionale Moldava, Orchestra della Radio di Zagabria, Filarmonica di Bacau, Premiere Orchestra di Krasnodar, “Solamente Naturali” di Bratislava, Orchestra Verdi di Milano, Orchestra Sinfonica Toscanini di Parma, etc Con Divertimento Ensemble e Virtuosi Virtuali ha eseguito opere contemporanee di Nono, Kagel, De Pablo, Bussotti, Donatoni, Guarnieri, al Mozarteum di Salisburgo, Auditorium Nacional di Madrid, Musica nel nostro Tempo di Milano, Autunno Musicale di Como, Biennale di Venezia, Amici della musica di Palermo, etc. Ha effettuato tournees in Usa, Russia, Giappone e Australia. E’ stato invitato dal Teatro alla Scala per la creazione di “Cherì” (F. Poulenc- R.Petit), “Autour de Chopin” (Varsavia, Teatro Nazionale Wielky), "Coro di Morti" di Petrassi. Al Teatro La Fenice di Venezia è stato solista in Medea di Adriano Guarnieri. Come camerista ha suonato a fianco di Siegfrid Palm, Hans Deinzer, Franco Maggio Ormezowski, Sergio Azzolini, Simone Bernardini, Philip Walter, Roger Van Spendonk, Atalanta Fugiens, "Le Musiche Ensemble" di Berlino e molti altri. Si dedica all'interpretazione su strumenti storici ed è stato invitato ai Festivals di Bremen, Lausanne, Lugano, Verbier, Innsbruck, Aix en Provence, Mulhouse, Bratislava, Lockenhaus, Helsinki, Urbino. Ha inciso per Ricordi, Amadeus: Pèchés de Veillesse di Rossini, Brilliant Classics: Quintetti, Settimini e Concerti di J.N.Hummel, Sonate di F. Ries. In preparazione l'integrale delle variazioni di Beethoven e l'opera omnia di A. Stanchinsky. Ha registrato per la Rai: “Kennst du das Land”, “Alma Brasileira” dedicato a H. Villa Lobos, "Mozart e Rossini". Collabora con S. Accardo, B. Giuranna e R. Filippini all'Accademia Stauffer di Cremona. E' docente di pianoforte al Conservatorio "Guido Cantelli" di Novara. |
NOTE DI SALA
L’ascolto offre l’opportunità di indagare su quattro personalità di altissimo profilo della musica mitteleuropea, ma ancora di più di osservare come il romanticismo e le sue diverse forme si siano sviluppate in modo impressionante attraverso il talento, l’intuizione e la dottrina di quattro grandi compositori. Nelle 32 Variazioni Beethoven sceglie un proprio tema concentrando il suo interesse su un giro armonico altamente funzionale allo sviluppo delle successive variazioni. Esse esprimono in una rapida sintesi una sequenza di “caratteri” che si allontanano in modo abbastanza netto dagli schemi classici dedicati piuttosto a mostrare piccole bravure tecniche. Non che manchino variazioni virtuosistiche, ma esse sono collocate in un contesto che le giustifica e le nobilita. Queste variazioni lasciano nel nostro ricordo un tono di grande nobiltà, scarti di umore di un signore un po’ bizzarro e un po’ prepotente e brevi momenti di sublime aspirazione alla Bellezza. Nell'ultimo periodo della sua vita Schubert compose una serie di piccoli pezzi per pianoforte. In queste brevi composizioni, egli dimostrò come il pianoforte possa esprimere con poche pennellate e in maniera sintetica una sensazione, uno stato d'animo o un pensiero fugace. Gli Improvvisi rispecchiano proprio questo impulso creativo; sono schizzi pianistici che non hanno alcuna pretesa e ambizione descrittiva: vivono dell'unica ricchezza determinata dalle idee musicali e dalle risorse armoniche espresse con inesauribile varietà di modulazioni dello strumento. In particolare il secondo Improvviso può essere classificato come uno studio per la regolarità e la quadratura del ritmo, con la martellante sezione centrale “all'ongarese”. Quasi esclusivamente dedicata al pianoforte, la musica di Chopin, intrecciata di danza e di elegia, di lirismo soggettivo e di nostalgia della lontana patria polacca, impreziosita da accenti di aristocratica mondanità e di pariginismo, rappresenta la più perfetta incarnazione dell'anima romantica nella dimensione del suono pianistico. Un grandioso preambolo dà inizio alla prima Ballata, che procede con un tono narrativo pieno di passione. Di un'inattesa drammaticità è la sua conclusione: una vera tempesta sonora che può paragonarsi alla paurosa fine dei fatti evocati in un racconto poetico. Schumann, dal canto suo, non sapeva fare a meno dell’extramusicale. I titoli delle sue partiture viaggiano sempre al confine con il mondo del fantastico; non sono mai strumenti descrittivi, ma sempre vaghe allusioni a un mondo tutto da esplorare con l’immaginazione: l’universo letterario nella Kreisleriana il cui titolo fa riferimento all'omonimo gruppo di novelle del 1813, creato da Ernst Theodor Amadeus Hoffmann. Pubblicati con la dedica “all'amico F.Chopin”, i brani della Kreisleriana recano il sottotitolo di Fantasie e sono otto pezzi, ora febbrili ora distesi e apparentemente sereni: grandi ondate emozionali si accavallano, si mescolano, si perdono nelle profondità di crisi misteriose, in un continuo ascendere verso le vette e precipitare verso gli abissi, in uno stato di perpetua esaltazione e agitazione. |
SABATO 11 FEBBRAIO 2017, ore 18.00
Borgo S.Gregorio, Via Garibaldi - Sacile (PN)
INGRESSO LIBERO
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LA VOCE DEGLI ARCHI
Lezione concerto a cura dei Corsi di Alto Perfezionamento Musicale
dell'Accademia Musicale di Sacile
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Margherita Leo, violino
Giulia Scudeller, viola
Eva Zaninotto, viola
al pianoforte: prof.ssa Moira De Vido
prof.ssa Annalisa Londero
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PROGRAMMA
W.A.MOZART (1756-1791)
dal Concerto n.3 in sol maggiore K216
Allegro
Eva Zaninotto, violino
Annalisa Londero, pianoforte
J.S.BACH (1685-1750)
dalla Terza Sonata per viola da gamba BWV1029
Allegro
Giulia Scudeller, viola
Annalisa Londero, pianoforte
P.HINDEMITH (1895-1963)
dalla Sonata n.3
Andante calmo
Margherita Leo, violino
Moira De Vido, pianoforte
M.BRUCH (1838-1920)
dal Concerto n.1 in sol minore op.26
Adagio
Eva Zaninotto, violino
Annalisa Londero, pianoforte
F.MENDELSSOHN (1809-1847)
dal Concerto in mi minore op.64
Allegro molto appassionato
Margherita Leo, violino
Moira De Vido, pianoforte
P.HINDEMITH (1895-1963)
dal Concerto “Der Schwanendreher”
“Nun Laube, Lindlein laube”: Sehr ruhig - Fugato – wie am Anfang
“Seid ihr nicht der Schwnendreher”: Mäßig schnell – ruhig bewegt – Zeitmaß wie früher – Lebhafter
Giulia Scudeller, viola
Annalisa Londero, pianoforte
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VENERDÍ 3 FEBBRAIO 2017, ore 20.45
Teatro Zancanaro - Sacile (PN)
INGRESSO LIBERO
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SERENATE E MELODIE ELEGIACHE
Concerto di presentazione del XXI FVG International Music Meeting
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Orchestra d'Archi del Conservatorio "G.Tartini" di Trieste
Docente Preparatore: M° Fabio Pirona
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PROGRAMMA
MAX BRUCH (1838-1920)
Serenata in do minore per archi su melodie popolari svedesi (opera postuma)
Marcia - Allegro moderato
Andante
Allegro
Andante sostenuto
Marcia - Allegro Moderato
EDVARD GRIEG (1843-1907)
Due melodie elegiache per archi op.34
Allegretto espressivo
Andante
EDVARD GRIEG (1843-1907)
Fra Holbergs tid (Dai tempi di Holberg)
Suite in stile antico per archi op.40/1
Praeludium - Allegro vivace
Sarabande - Andante espressivo
Gavotte - Allegretto
Air - Andante religioso
Rigaudon - Allegro con brio
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NOTE DI SALA
La Serenata su motivi popolari svedesi di Max Bruch è un epigono nel suo genere, nasce nel 1916 e guarda alla tradizione romantica tedesca o centro Europea similmente ad altri autori, quali J.Brahms e A.Dvořák, non tenendo conto del cambiamento del mondo musicale avvenuto all'inizio del '900.
La prima edizione a stampa sarà realizzata solo nel 1941. In essa possiamo riscontrare il magistero compositivo di Bruch, che fu anche un insigne didatta, unito alla ricerca di melodie e suggestioni popolari che l'autore aveva già collezionato in una raccolta di 15 Danze svedesi per violino e pianoforte di qualche anno precedente.
Nella successione dei movimenti, si riscontra una felice scrittura per l'Orchestra d'archi: nella partitura tutte le sezioni suonano divise e si può notare soprattutto l'autonomia dei contrabbassi rispetto al normale raddoppio all'ottava con i violoncelli. Oltre allo struggente lirismo dei due movimenti centrali e la divertente danza popolare, è da rilevare come il primo e l'ultimo movimento siano praticamente eguali, tranne una coda, ritornando così ad una prassi addirittura settecentesca.
Fra i rappresentanti delle cosiddette Scuole Nazionali, un posto di spicco spetta sicuramente a Edvard Grieg, noto compositore norvegese, che amava le forme brevi e miniaturistiche e che con i suoi tratti, inconfondibilmente nordici, ci regala delle pagine di grande poesia come le Due melodie elegiache op.34 del 1881. La Holberg Suite guarda ad un certo Neoclassicismo di ispirazione francese, ispirata alle opere del drammaturgo danese Ludwig Holberg. La sequenza dei cinque movimenti ripercorre una forma barocca con riferimenti sia di ispirazione popolare (Gavotta, Musette e Rigadoun provenzale) che sacra (Aria dell'Andante religioso). La composizione, del 1884, nasce originalmente per pianoforte, poi orchestrata dallo stesso Grieg, diventata poi uno dei pezzi più eseguiti del repertorio per Orchestra d'archi.
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ORCHESTRA D'ARCHI DEL CONSERVATORIO "G.TARTINI" DI TRIESTE
L'Orchestra d'archi suona senza l'ausilio di un direttore perché il lavoro svolto in sede di preparazione mira ad una concezione del quartetto d'archi esteso all'orchestra intera.
L'Orchestra ha già eseguito un vasto repertorio, dal barocco al '900 storico e, oltre che in Regione, ha eseguito numerosi concerti anche in Austria e Slovenia.
Nel 2012 e nel 2013 è stata invitata al Quirinale a Roma dove ha eseguito due concerti alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana e delle massime autorità dello Stato, ricevendo unanimi consensi.
Violini primi: Giada Visentin, Valentina Pacini, Kristina Ivanović, Işinsu Ermis, Tamara Mikulić, Jelena Jovović, Teodora Kaličanin, Tamara Krivokapić, Marsiona Bardhi, Irina Monieva, Marina Nadalin, Halima Igbaria, Arianna Bandieramonte
Violini secondi: Felipe José Kopušar Prenz, Nadežda Perović, Paolo Martino Delmarco, Teresa Vio, Enxhi Kumrija, Kloudennas Qerimaj, Angela Mognol, Ilaria Mariuzzo, Lorenzo Petrachi, Carolina Elisa Riccobon, Longo Daniel Viole: Sara Zoto, Rachele Castellano, Giovanni Dalle Aste, Riccardo Forti, Jelisaveta Gluvić, Lucy Passante Spaccapietra Violoncelli: Katja Panger, Alice Romano, Thomas Bulzis, Gaia Valeria Jark, Luca Bregant, Apolonia Vidić, Nikolina Stepanović Contrabbassi: Kevin Reginald Cooke, Adalberto Ambotta, Matteo Bucci, Chia Sultan Ahmed |
Il DORELAb Quartet nasce all'interno del Double Reed Laboratoy, laboratorio internazionale permanente di musica d'insieme per strumenti ad ancia doppia che ha luogo a Palmanova (Ud), con l'intento di divulgare la conoscenza di questi strumenti e del loro repertorio. Il gruppo è formato da docenti e collaboratori del DoReLab: Evaristo Casonato (docente di oboe presso il Conservatorio "A.Scontrino" di Trapani), Claudia Pavarin (1° oboe dell'Orchestra del Teatro di Lubiana), Enrico Cossio (1° oboe della Mitteleuropa Orchestra del FVG) e Alarico Lenti (docente di fagotto presso il Conservatori o"J.Tomadini" di Udine).
EVARISTO CASONATO, (Oboe) Inizia lo studio dell’oboe con il M° G.Sperandio a Pordenone. Nel 1986 si diploma brillantemente sotto la guida del M° P.Pellarin presso il Conservatorio "J.Tomadini" di Udine. Segue nell’anno 1986/87 i Corsi di Perfezionamento alla Scuola di Musica di Fiesole e negli anni dal 1986 al 1997 i Corsi di Perfezionamento a Portogruaro sia di Oboe che di Musica da Camera. Nel marzo 1995 ottiene la Medaille d’Or al Conservatoire Nationale du Raincy di Parigi dove studia dal 1992 con il M°A. Denis. Vince vari premi sia come solista che in formazioni cameristiche (con il Trio d’Ance di Udine e poi con il Duo Casonato - Colombaro) in Concorsi Nazionali ed Internazionali. E’ Primo Oboe dell’Orchestra Filarmonica di Lubiana (Slovenia) dal 1993 al 1996. E’ docente di Oboe presso il Conservatorio "U.Giordano" di Rodi Garganico (Fo) nel 1999. Ha collaborato per molti anni con l’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia. E’ stato docente di Solfeggio, Iniziazione Musicale, Oboe e di Musica d’insieme in vari periodi dal 1986 al 1999 presso la Fondazione S.Cecilia di Portogruaro dove ha diretto la locale Orchestra di Fiati in repertori dal barocco al musical. Ha svolto inoltre attività concertistica come solista e come camerista in vari gruppi nel Triveneto sia nell'ambito classico che moderno. Suona da tempo con l’organista Roberto de Nicolò con il quale ha registrato un Cd dal titolo Baroque Winds. E’ inventore del FOCUS, strumento per lo studio della continuità di emissione nei legni e nel sax. Ha insegnato presso il Conservatorio "G.Tartini" di Trieste ed ora è titolare della cattedra di Oboe presso il Conservatorio "A.Scontrino" di Trapani. Ha creato, con l'amico e collega Enrico Cossio, il DoRELab, laboratorio di approfondimento per strumenti ad ancia doppia.
Claudia Pavarin, (Oboe) Dal 2009 è Primo oboe presso l'Orchestra dell'Opera e Balletto di Lubiana. Diplomatasi in Oboe nel 1993 presso il Conservatorio Statale di Musica “F.Venezze” di Rovigo, si è successivamente perfezionata con il Maestro Thomas Indermuhle presso la Scuola di Musica di Fiesole. Dal 1997 al 2000 ha frequentato il Corso di Alta Formazione in Orchestra Sinfonica tenuto dai Maestri Alberto Negroni e Paolo Pollastri presso la Fondazione Toscanini di Parma, ottenendo il Diploma di merito finale. Ha inoltre frequentato con profitto le masterclasses tenute da docenti di fama internazionale, quali Maurice Bourgue e Francesco Di Rosa. Nell'ottobre 2004 si diploma in pianoforte presso il Conservatorio di Rovigo. Ha frequentato la Masterclass triennale di oboe barocco tenuta dal Maestro Paolo Grazzi presso il Conservatorio “F. dall’Abaco” di Verona, sostenendo l’esame finale nel dicembre 2005. Nel 2007 si è laureata con il massimo dei voti e la lode in discipline musicali ad indirizzo interpretativo, rispettivamente con i docenti Pier Luigi Fabretti per l'oboe barocco e Luca Vignali per l'oboe moderno presso il Conservatorio J.Tomadini di Udine. Collabora con numerose formazioni orchestrali, tra cui: Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, Orchestra Sinfonica dell’Emilia-Romagna“A.Toscanin
Enrico Cossio, (Corno inglese) é nato a Udine nel 1972. Diplomatosi nel 1992 in Oboe presso il Conservatorio di musica della sua cittá, ha iniziato a collaborare con l’Orchestra Filarmonica di Udine e l’Orchestra da Camera del Friuli Venezia Giulia. In seguito si é perfezionato con Diego Dini Ciacci, partecipando anche alle masterclasses di altri oboisti di fama mondiale, quali Ingo Goritzki, Gordon Hunt, Paolo Grazia e Maurice Bourgue. Durante il triennio 1997/2000 ha frequentato i corsi della Fondazione Toscanini di Parma sotto la guida di Alberto Negroni e Paolo Pollastri, conseguendo il Diploma di Alta Formazione in Orchestra Sinfonica (AFOS).Contemporaneamente si è specializzato in Musica da Camera con il Quintetto Bibiena presso la Scuola di Musica di Fiesole, ottenendo diversi riconoscimenti, tra i quali: Primo Premio alla Biennale di Musica “AlpeAdria” e Premio Speciale per la migliore interpretazione di Musica per Fiati del Novecento (1996); Secondo Premio (con primo non assegnato) al Concorso Internazionale di Musica di Acqui Terme (1998). Nel 2001 ha conseguito il Konzertdiplom in Oboe presso la Musikhochschule di Lugano (CH), frequentando la classe del celebre Hans Elhorst. Nel medesimo anno viene chiamato dal Maestro Claudio Scimone a ricoprire il ruolo di Primo Oboe solista nella prestigiosa Orchestra de “I Solisti Veneti”. Nel 2007 si è laureato con il massimo dei voti e la lode in discipline musicali ad indirizzo interpretativo, rispettivamente con i docenti Pier Luigi Fabretti per l’oboe barocco e Luca Vignali per l’oboe moderno. Collabora con numerose Orchestre ed Enti Lirici, tra cui: Il Teatro “La Fenice” di Venezia, l’Orchestra della Radio della Svizzera Italiana, l’Orchestra Sinfonica dell’Emilia-Romagna “A.Toscanini”, l’Orchestra Sinfonica della cittá di San Remo, “I Virtuosi Italiani”, Il Teatro “Verdi” di Trieste, la “Pegasus Chamber Orchestra”, L’Orchestra Sinfonica “G.Verdi” di Milano, l’Orchestra del Teatro Regio di Parma e si è esibito in numerosi appuntamenti musicali di rilievo come il Ravenna Festival, Umbria Jazz, la Stagione concertistica del Teatro alla Scala, il Festival di Lubiana, il Festival delle Orchestre giovanili europee di Bologna. Ha all’attivo numerose incisioni su CD con formazioni sia cameristiche che sinfoniche, registrate per le case discografiche Bongiovanni, Pilz, Ars Musica, Arts, Agorá, Rivo Alto e Real Sound. Ha inoltre registrato per RAI, RTV-Slovenija, ORF-Österreich, Rtsi-Radiotelevisione della Svizzera Italiana. Attualmente ricopre il ruolo di Primo Oboe presso la FVG Mitteleuropa Orchestra.
Alarico Lenti, (Fagotto) Nato a Cuneo nel 1974 , si diploma in fagotto nel 1995 con il massimo dei voti presso il Conservatorio "G.Verdi" di Torino, sezione staccata di Cuneo. I suoi studi musicali proseguono con la partecipazione ai corsi di perfezionamento presso la Scuola Superiore di Aosta con il M° Daniele Damiano e Fausto Pedretti, la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Bobbio con il M° Sergio Azzolini , ai corsi di Badia Prataglia con il M° Roberto Giaccaglia e a Parma con il M° Luca Reverberi. Ha fatto parte di numerose formazioni da camera tra cui il Sestetto La Suite e il Quintetto a fiato Cittanova con le quali ha vinto numerosi concorsi Nazionali e Internazionali. Ha conseguito l'idoneità presso l'Orchestra da camera di Savona, l'Orchestra del Teatro di Sassari, l'Ente Lirico Arena di Verona , il Teatro la Fenice di Venezia, il Teatro Carlo Felice di Genova . Ha collaborato, inoltre, con l' Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l'Orchestra Filarmonica di Torino, l'Orchestra del Teatro Regio di Torino, la Filarmonica Novecento del Teatro Regio di Torino, l'Orchestra A. Toscanini di Parma, l'Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova e l'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma. Nel 2002 viene scelto dal M° Riccardo Chailly per ricoprire il ruolo di I fagotto dell'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi prendendo così parte alle registrazioni e alle tournée in Giappone, Europa, Sud America. Ha suonato con solisti di fama Internazionale come M.Argerich, N.Freire, E.Dindo, R.Vlatkovic,V. Repin , S.Accardo
Con l'Orchestra Verdi ha eseguito, in veste di solista, la Sinfonia Concertante di Franz Joseph Haydn sotto la direzione dei Maestri C.P.Flor, C. Hogwood, il Concerto per Fagotto K 191 di W.A.Mozart diretto dal M° R.Jais e nella stagione 2008/2009 il Duetto - Concertino per clarinetto, fagotto e orchestra d'archi con il M° Wayne Marshall. Nel marzo 2010 ha prestato servizio in qualità di docente di Fagotto presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Attualmente è docente di Fagotto presso il Conservatorio "J.Tomadini" di Udine.
La Serva Padrona è un celebre intermezzo buffo di Giovan Battista Pergolesi. Fu composta su libretto di Gennaro Antonio Federico e rappresenta la prima volta al Teatro San Bartolomeo di Napoli il 28 agosto 1733. Nel Teatro Musicale settecentesco la recitazione degli attori-cantanti fu una delle ragioni del successo che lo sterminato repertorio degli intermezzi per musica riscuote tuttora. E nella infinita schiera di servette furbe, vecchi gabbati, servitori sciocchi e amanti delusi che popolano gli intermezzi, i personaggi de La serva padrona rappresentano quasi un prototipo, ripreso e variato in decine di storie che obbediscono sempre e comunque agli antichi, eterni modelli della Commedia dell’Arte e della tradizione teatrale italiana. L’Opera non vive solo nei grandi teatri in allestimenti faraonici e spettacolari; al contrario, gli spensierati personaggi e le allegre vicende de La serva padrona acquistano ancora più brio andando ad incontrare il pubblico di oggi, per raccontare con gesti, musica e parole, le sempre moderne storie di uomini e donne di tutti i tempi. E questo, alla fine, è il compito del Teatro.
PAOLO RUMIZ È un giornalista e scrittore italiano, attento cultore delle storie del passato dimenticate volutamente o per convenienza. Inviato speciale del quotidiano “Il Piccolo” di Trieste e in seguito editorialista de “La Repubblica”, dal 1986 ha seguito gli eventi dell’area balcanico-danubiana, coprendo gli anni difficili della guerra jugoslava, seguendo in prima linea il conflitto prima in Croazia e successivamente in Bosnia ed Erzegovina. Nel novembre del 2001 è stato invitato ad Islamabad e successivamente a Kabul, nel documentare l’invasione dell’Afghanistan. Da quindici anni realizza ogni estate un lungo feuilleton di esplorazione negli spazi più arcani d’Italia e dello spazio euro-mediterraneo. Tra le sue pubblicazioni per Feltrinelli: Come cavalli che dormono in piedi; Tre uomini in bicicletta; L’Italia in seconda classe; Annibale, un viaggio; La leggenda dei mondi navigandi; Marimondo; Il bene ostinato; È oriente; Maschere per un massacro – quello che non abbiamo voluto sapere della guerra in Jugoslavia; Trans Europa Expres; La cotogna di Istambul – ballata per tre uomini e una donna; A piedi; La secessione leggera – dove nasce la rabbia nel profondo nord. Insieme a Monica Bulaj ha scritto Gerusalemme Perduta per Frassinelli.
ORCHESTRA GIOVANILE, conosciuta oggi con il nome di European Spirit of Youth Orchestra (ESYO), è stata ideata e realizzata dal Maestro Igor Coretti Kuret con il sostegno morale del violinista Lord YEHUDY MENUHIN. Formata da circa 80 giovanissimi musicisti (tra gli 11 e i 18 anni) che ogni anno vengono selezionati tra i migliori allievi dei Conservatori e delle Scuola di Musica di ben 21 paesi europei, ha visto crescere musicalmente e umanamente, nell’arco di 20 anni di ininterrotta attività, oltre 2500 giovani musicisti di talento. Tra gli scopi principali la promozione della cooperazione culturale e dell’integrazione europea.
La preparazione dei ragazzi in occasione dei due periodi di prove intensive che precedono i due tour di concerti (estivo ed invernale) è affidata a docenti di fama internazionale provenienti dai Paesi membri dell’Unione Europea.
Nella lettera inviata a suo tempo del Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, il violinista Uto Ughi descrive l’Orchestra con le seguenti parole: “Un progetto musicale formativo di alto contenuto artistico che reputo unico nel panorama musicale europeo. Una straordinaria realtà, senza eguali nel panorama delle orchestre giovanili in termini di qualità, maturità artistica, professionalità e capacità di esecuzione”.
Il riconoscimento più recente l’Orchestra lo ha ricevuto dal Maestro Riccardo Muti, che l’ha invitata ad affiancare la sua Orchestra Giovanile Luigi Cherubini ed i musicisti di prestigiose orchestre come i Berliner ed i Wiener Filharmoniker, L’Orchestra Nationale de Paris, l’Orchestra La Monnaie di Bruxelles, la LSO e la Chicago Synphony Orchestra, nell’esecuzione del Requiem di Verdi nell’ambito del concerto di “La Vie dell’Amicizia”- Requiem per le vittime di tutte le guerre, da lui diretto, alla presenza dei Capi di Stato di Austria, Croazia, Italia e Slovenia (evento organizzato a Redipuglia, nel 2014 in occasione delle commemorazioni del centenario della Grande Guerra, da Ravenna Festival e Regione FVG).
IL MAESTRO IGOR CORETTI KURET, fondatore e ideatore dell’Orchestra Sinfonica dei Giovani Musicisti Europei (ESYO), si è diplomato in violino al conservatorio della sua città, Trieste, da sempre centro mitteleuropeo e multiculturale. Si è perfezionato ad Hannover con il violinista Friedrich von Hausegger che lo ha introdotto nella prestigiosa Associazione Europea di Insegnanti di Strumenti ad arco, presieduta da Yehudi Menuhin. Nel 1989 Igor Coretti Kuret ha iniziato la Scuola Estiva per Giovani Musicisti Europei (ESYO).
Igor Coretti Kuret tiene anche corsi e seminari sulla didattica del violino e sulla didattica specifica della musica rivolta ai bambini, in Italia ed altri paesi europei. È in oltre membro di numerose giurie in vari concorsi in Italia e all’estero per solisti, formazioni da camera e orchestra. Nel dicembre del 2007 il Maestro Igor Coretti Kuret è stato premiato con la Medaglia d’Onore dell’iniziativa Centro Europea per i risultati ottenuti con l’Orchestra nel vasto programma musicale internazionale.
ORGANICO
Violini Primi: Snezana Acimovic, Shuo Zhang, Marina Nadalin, Silvia Reinotti, Valentina Pacini, Aliosa Solak, Teresa Vio, Lidia Boijnovic, Arianna Bandieramonte, Nicola Davidov, Irina Monieva, Halima Igbaria, Dragana Gajic, Diana Perez Tedesco
Violini Secondi: Paolomartino Del Marco, Nadia Perovic, Francesca De Nardi, Alessandro Mele, Ilaria Mariuzzo, Stefano Morasso, Anna Scolaro, Lorenzo Petrachi, Elisa Alessandro, Giovanna Rados, Angela Mognol, Gioia Codognotto, Angela Balzano, Luisa Balzano
Viole: Angelica Groppi, Lucia Dorfmann, Zuareva Liubov, Lucy Passante, Jacopo Toso, Giovanni Dalle Aste, Alessio Bergamasco
Violoncelli: Katia Pangher, Davide Forti, Thomas Bilzis, Ilsu Guresci, Gaia Jark, Alice Romano
Contrabbassi: David Mezei, Adalbero Ambotta, Kevin Cooke, Matteo Bucci
60 SECONDI per scoprire chi siamo
Video sulle attività dell'Associazione Ensemble Serenissima
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