SABATO 18 NOVEMBRE 2017, ore 20.45
Villa Frova - Stevenà di Caneva (PN)
 
INGRESSO LIBERO
 
 

 

"NINO ROTA: RITRATTO" 
 
 
ROBERTO TURRIN
Pianoforte
  
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PROGRAMMA  
 
 
NINO ROTA (1911-1979) 
Variazioni e fuga nei 12 toni sul nome di Bach (1950)
Proposta. Sostenuto, un poco liberamente 
I) Mosso deciso  
II) Tranquillo scorrevole 
III) Allegro vivace   
IV) Adagio 
V) Allegro  
VI) Andante  
VII) Allegro vivace 
VIII) Poco meno mosso  
IX) Andante tranquillo 
X) Allegro vivace  
XI) Sostenuto poco maestoso 
XII) Lo stesso tempo, agitato
Fuga. Largo - Moderato e tranquillo     
 
 
dalla “Suite del Casanova di Federico Fellini”                     
O Venezia, Venaga, Venusia 
L’ uccello magico 
Il duca di Wurttemberg – 1°e 2° parte 
La poupée automate     
 
 
15 Preludi per pianoforte (1964) 
Allegro molto 
Allegro, ma espressivo e delicato 
Allegretto con spirito 
Andante sostenuto ed espressivo 
Con impeto  
Andante 
Allegro con spirito 
Lento, con accento  
Allegretto quasi andantino 
Allegro mosso e marcato 
Andante senza lentezza 
Allegro 
Andante cantabile 
Allegro non troppo e marcato
Allegro Robusto 
 
 
 
ROBERTO TURRIN
Compie gli studi a Trieste, sotto la guida del M° Luciano Gante e, dopo aver ottenuto il diploma con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio “G.Tartini”, cura il proprio perfezionamento con lo stesso M° Gante frequentando in seguito i corsi di perfezionamento tenuti dalla pianista Lya De Barberiis in Italia (Aosta,Viterbo etc.) ed in Svizzera (Meisterkurse Zofingen). Premiato in concorsi pianistici internazionali, quali “Premio Yamaha” - Stresa e “S.Rachmaninov” - Morcone, inizia a svolgere attività concertistica come solista tenendo recital in Italia, in Europa (Albania, Finlandia, Austria, Russia, Irlanda, Slovenia, Francia, Norvegia, Ucraina, Lituania, Germania, Polonia etc.) e negli Stati Uniti e Canada, presentando in varie occasioni partiture in prima esecuzione assoluta. Ha al suo attivo incisioni sia radiofoniche che televisive per la RAI, la Tv di Albania, la RadioTv Slovena, Radio Tv Nazionale Bulgara, Tv Polonia e per la Televisione di Stato Bielorussa ed ha inoltre inciso per la Epic opere del compositore P.Pessina in duo con il violinista Emanuele Baldini. Ha nel tempo approfondito la letteratura cameristica con pianoforte, tenendo concerti in formazione di duo con cameristi quali E.Stoia, J.Francini, E.Baldini, G.Di Vacri, N.Granillo, Cris Inguanti,  L.Degani etc., e collaborando inoltre con diversi Ensemble cameristici di vario organico. È docente di pianoforte presso il Conservatorio “G.Tartini” di Trieste,  istituzione in cui ricopre dallo scorso Novembre 2015 la carica di Direttore. Tiene regolarmente corsi di perfezionamento strumentale e cameristico in Italia. È stato chiamato a far parte di giurie per vari concorsi nazionali ed internazionali, è attualmente coordinatore artistico del Festival “Echos” ed è stato invitato a tenere dei Master sulla letteratura italiana per pianoforte del ‘900, che ha da sempre focalizzato il suo interesse, presso importanti enti musicali (S.Francisco State University, Stanford University, S.José State University, Roosevelt University - Chicago, Illinois University -Chicago, University of Toronto, McGill University - Montreal, Academy of Music di Zagabria, Conservatorio di Innsbruck, Norges Musikkhogskole di Oslo, Escola Superior de Musica di Lisbona, National Music Academy  di Sofia…), collaborando inoltre frequentemente con diverse importanti istituzioni musicali come De Paul University-Chicago, Loyola University-Chicago, DIT Conservatory of Music Dublino, San Diego Music College.
 
NOTE DI SALA
Nino Rota (1911-1979) è molto conosciuto per le sue colonne sonore, di cui ha composto oltre 157 esempi. Questi includono molti spartiti memorabili per i film diretti da Visconti, Zeffirelli e Coppola. E’ meno noto invece il Rota compositore e pianista e questo concerto rivela un compositore con una padronanza della tastiera che ha avuto una vita e una carriera lontano dal mondo dei film. Rota nasce in una famiglia di musicisti. Ha studiato con Pizzetti e Casella a Roma nel 1920 e poi, su consiglio di Toscanini, si spostò a Philadelphia per ulteriori studi con Rosario Scalero per composizione e Fritz Reiner per la direzione. Tornò in Italia per una carriera come compositore di musica orchestrale e da camera, ma nonostante le sue sinfonie, i concerti per pianoforte e le diverse sue opere, fu il commercio della pellicola che lo ha reso noto nella società tanto cambiata del dopoguerra italiano. Un amico ha detto di Rota: “Per lui, suonare il pianoforte era naturale come mangiare”. Sorprendentemente, a parte tre concerti, la sua produzione pianoforte comprende solo 14 numeri d’opera. Queste opere, tuttavia, forniscono una visione meravigliosa della personalità musicale di Rota con melodie che richiamano le sue colonne sonore, insieme ad abbagliante virtuosismo e sonorità.