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Gli eventi del Meeting                                                                                                                

  

ORCHESTRA SINFONICA

del "Tartini" di Trieste

 

SABATO 19 NOVEMBRE 2022, ore 20.45
Teatro Zancanaro, Sacile (PN)
 
SILVIA MASSARELLI, direttore
SOFIA DE MARTIS, violino solista

 


 

JEAN SIBELIUS (1865-1957)
«Finlandia» Poema sinfonico op.26
Andante sostenuto
Allegro moderato
Allegro
 
 
FELIX MENDELSSOHN (1809-1847)
Concerto in mi minore per violino e orchestra op.64
Allegro molto appassionato
Andante
Allegretto ma non troppo – Allegro molto vivace
SOFIA DE MARTIS, violino solista
 
 
ROBERT SCHUMANN (1810-1856)
Sinfonia n.3 in mi bemolle maggiore op.97 «Renana»
Lebhaft
Scherzo: Sehr mäßig
Nicht schnell
Feierlich
Lebhaft

 

ORCHESTRA SINFONICA DEL CONSERVATORIO "G.TARTINI" DI TRIESTE
È composta da giovani musicisti, iscritti ai corsi superiori e specialistici del Conservatorio. Ad essa aderiscono, inoltre, i migliori studenti dei corsi propedeutico accademici nonché, in particolari occasioni, giovani diplomati ed alcuni docenti, assicurando così continuità alla formazione, pur nel naturale avvicendamento dei suoi componenti. Alla sua guida si sono alternati, nel corso degli anni, diversi direttori d’orchestra, tra i quali si ricordano Aldo Belli, Giampaolo Coral, Andrea Cristofolini, Antonino Fogliani, Romolo Gessi, Stojan Kuret, Adriano Martinolli D’Arcy, Fabio Pirona, Sigmund Thorp, Luigi Toffolo, Daniele Zanettovich. L’Orchestra affianca alla sua funzione formativa istituzionale una notevole attività concertistica, che viene regolarmente svolta presso vari teatri, in collaborazione con enti di rilevante prestigio musicale.

 

SILVIA MASSARELLI, direttore
Unisce all’entusiasmo e alla dedizione per la musica un ammirevole rigore nella concertazione e una naturale predisposizione a condividere la gioia di far musica, creando un clima di solare energia che caratterizza ogni sua interpretazione. La particolare affinità con il mondo della musica francese, l’attenzione alle espressioni più creative della musica contemporanea come ad un repertorio non scontato fanno poi di Silvia Massarelli un’interprete insolita nel panorama musicale italiano. È stata la prima donna direttore d’orchestra a vincere il “Grand Prix de direction d’orchestre” al Concorso Internazionale di Besançon (Presidente della giuria Manuel Rosenthal). Premio della critica al Concorso Prokofiev di San Pietroburgo e unica vincitrice del Concorso Robert Blot di Parigi, Silvia Massarelli ha studiato al Conservatorio di Musica Santa Cecilia di Roma pianoforte, composizione e direzione d’Orchestra per poi trasferirsi a Parigi dove si è laureata con il massimo dei voti all’unanimità della giuria al Conservatoire National Supérieur de Musique. Ha collaborato con direttori come M.W.Chung, Laurent Petit-Girard e Cyril Diederich e con musicisti di fama internazionale quali Michel Dalberto, Martin Spandenberg, clarinetto solo dei Münchner Philharmoniker, Claude Delangle e Jean-Yves Fourmeau, sax solo dei Berliner Philharmoniker. Come pianista ha vinto, fra gli altri, il Primo Premio (unico assegnato) al Concorso internazionale J.S.Bach di Parigi dove ha debuttato come solista con orchestra alla prestigiosa Salle Gaveau. Ha diretto prime assolute di numerosi compositori fra cui Jacqueline Fontyne, Edison Denisov, Lowell Liebermann, Eric Tanguy, Thierry Escaich, Lorenzo Palomo, Nicola Campogrande e partecipato al Nordic Days Musical Festival di Rejkiavik. È stata invitata da orchestre di grande prestigio, fra le quali: New York Philharmonic, Wiener Kammer Orchester, Orchestre du Capitol de Toulouse, Orchestre des Concerts Lamourex, Orchestre Symphonique de Mulhouse, Orchestre Phylarmonique des Pays de la Loire, Orchestre Symphonique et Lyrique de Nancy, Orchestre Symphonique de Tours, Haendel Festspiele Orchester di Halle, Podlasie Opera and Philharmonic di Bialystok, Cyprus Symphony Orchestra, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI. É regolarmente invitata a convegni e congressi (magnifica esperienza, fra le altre, a Torino – Fondazione Compagnia di San Paolo, Teatro Carignano, per condividere gli obiettivi della Compagnia: Cultura, Pianeta, Persone) e il suo percorso è apparso nel libro “Donne come noi” edito da Sperling & Kupfer che raccoglie le testimonianze di “100 donne italiane che hanno fatto cose eccezionali”. Vincitrice assoluta del concorso nazionale per esami e titoli, è docente titolare della cattedra di Esercitazioni Orchestrali, disciplina che ha insegnato in vari conservatori di musica fra cui Santa Cecilia di Roma.

 

NOTE DI SALA
Il poema sinfonico Finlandia di J.Sibelius, che fa riferimento a melodie popolari del paese, fu composto come finale di una serie di sei quadri che descrivono scene leggendarie e storiche, concepiti secondo lo spirito patriottico di quel periodo. Si compone di un unico movimento suddiviso in diverse sezioni: quella iniziale, di grande impatto fonico con gli ottoni che dominano con toni cupi e impetuosi, la seconda più ritmica e solenne, un vero e proprio corale, quasi una preghiera, e la terza in cui il brano diventa ben presto più forte, frenetico ma soprattutto pieno di passione per risolvere alla fine tutta la sua tensione in una melodia avvolgente, sentita, quasi un inno.
Il Concerto per violino op. 64 di F.Mendelssohn deve la sua fortuna soprattutto all’incantevole invenzione tematica e al brillantissimo rilievo della parte del solista, una composizione in cui l'originalità di un grande protagonista della stagione romantica convive con la sicurezza costruttiva di un degno erede dei classici. Dietro l'irregolarità dei tre movimenti fatti succedere senza pause si celano proposte tematiche indimenticabili su cui è costruito il primo movimento, il lirismo commosso e fluente dell'Andante, nonché il virtuosismo aereo e fantastico del finale, tutti elementi che si compongono in un insieme di raro equilibrio.
Con il suo carattere descrittivo, la sinfonia "Renana" di R.Schumann sembra influenzata dalla vita cittadina, con i suoi tempi e i suoi rituali. Il tema d'apertura, vivace e solenne al tempo stesso, dichiara un'atmosfera festosa, animata da folle colorate e gioiose. Il secondo movimento, brioso e danzante, introduce l'elemento popolaresco, proponendo un tema da Ländler scorrevole come le acque di un fiume. Segue un movimento lento, che suona quasi come un'introduzione al brano successivo, nel quale si materializza un'atmosfera solenne, perfetta per dipingere il clima di una cerimonia liturgica. L'ultimo movimento riporta l'ascoltatore al mondo che si agita fuori dal luogo di culto, alle occupazioni quotidiane, ai rumori frenetici della vita immanente.