Concerto d’apertura

 della Rassegna I Concerti a Palazzo 

  Sabato 13 febbraio, alle ore 20.45

presso l’Ex Chiesa di San Gregorio 

 

  

 

          TRIO OPERACENTO 

 

            S. Rachmaninov

           Trio elegiaco in sol minore

 

           W. A Mozart

           Trio in do maggiore KV 548

           -Allegro

           -Andante cantabile

           -Allegro

 

           J.Brahms

           Trio in do maggiore op.87

           -Allegro

           -Andante con moto

           -Scherzo-presto

           -Finale-allegro giocoso

 

   Violino                SILVIA MAZZON

   Violoncello          ANTONINO PULIAFITO

   Pianoforte           FRANCESCA SPERANDEO

Il programma di quesa sera propone in apertura il trio elegiaco in sol minore (1892) per violino, violoncello e pianoforte di Sergei Rachmaninov (1873-1943), ultimo rappresentante della corrente tardoromantica, allievo di Taneyev, nato in Russia nel 1873, fuggito prima in Europa e poi negli Stati Uniti allo scoppio della rivoluzione e morto a Beverly Hills, in California nel 1943. Si tratta di una composizione giovanile molto intensa, che si dipana in un unico movimento e che lascia spazio, a tratti, al virtuosismo degli interpreti e che offre un’ottima visione dei caratteri principali dell’opera di questo compositore.

Nella seconda parte, invece, saranno proposti due compositori capisaldi della storia della musica, con due trii assai differenti fra loro: la trasparenza e l’essenzialità strutturale mozartiana del KV 548, infatti, si dispone quasi all’estremo opposto dell’Op. 87 brahmsiano, Trio  che prelude a quel periodo (da molti storici indicato come il secondo periodo di Brahms) in cui la prospettiva da cui il compositore affronta la composizione da camera, sembra subire una svolta non certo brusca, ma comunque determinante.

A cominciare da questa composizione, infatti, il paesaggio interiore muta: non vi è più la rassegnazione che si annulla nel canto, ma una sofferenza autentica che si rapprende in forme, in stilemi, e sviluppi talvolta come raggirati, quasi sospesi sull'orlo di un abisso. Il musicista trova più raramente l'empito di lunghe, intense melodie strumentali, ma inventa sempre più di frequente brevi incisi di impressionante penetrazione espressiva, temi infranti e dolenti animati da un'angosciosa palpitazione, bagliori subito spenti. E tale angoscia si estende ad interi passaggi od interi movimenti.

 

Trio Operacento, nasce nel gennaio 2008 dalla collaborazione di tre musicisti docenti di violino, violoncello e pianoforte della Scuola di Musica della Fondazione S.Cecilia di Portogruaro. Sin dalla sua formazione, avvenuta sotto la guida del M° E. Bronzi, il Trio svolge una vivace attività concertistica, improntata sulla continuità dell’impegno cameristico. Ha suonato per numerose istituzioni musicali tra cui il Teatro Arrigoni di San Vito, il Teatro Vivaldi di Jesolo, la Stagione concertistica di Lignano, il Festival di Portogruaro, l’Associazione “S. Gaggia” di Cividale, l’Accademia Filarmonica di Lubljana, il Conservatorio di Udine e l‘Istituzione Casa della Musica di Parma. Ha ottenuto il Primo Premio al Concorso Nuovi Orizzonti di Arezzo, al Concorso Internazionale di musica da camera Alpe Adria di Majano (Udine) e al Concorso Internazione di Musica da Camera Luigi Nono di Venaria Reale (To), il secondo premio al Concorso Internazionale Rovere d’oro di Imperia. Il Trio Operacento è stato selezionato dai M.i del Trio di Trieste per un progetto di concerti ed una registrazione live per la Rai di musiche di compositori contemporanei (D. Zanettovich, P. Longo e G. Coral). Inoltre è stato invitato a partecipare all’Akademie für Kammermusik Lockenaus, all’interno dell’omonimo Festival Internazionale, durante la quale ha tenuto lezioni con il M.i  Alexander Lonquich e V. Jacobsen. Attualmente frequenta i Corsi di Alto Perfezionamento Musicale tenuti dal Trio di Parma presso la Scuola del “Trio di Trieste” del Collegio del Mondo Unito di Duino.